Nel 1960, John Severson ha fondato la rivista Surfer Magazine, una pubblicazione annuale che è stata un lavoro d'amore. Ha investito 3.000 dollari per stampare 10.000 copie, concepito con una carta di da stock e con dei contenuti che includono una guida agli spot surf Southern California.
"Pensavo che non sarei arrivato a venderne nemmeno 100 copie", ha detto Severson per telefono dalla sua casa in Maui.
Oggi, Surfer festeggia il suo 50 ° anniversario con un pubblico di 100.000 affezionati, dato fornito dal suo editore più recente in capo, Joel Patterson.
E 'un evento di quattro giorni a partire da oggi, che offre una grande quantità di film sul surf, un concerto dal maestro di ukulele Jake Shimabukuro, una firma del libro del campione del mondo Nat Young.
Dai suoi primissimi passi, Surfer ha plasmato il modo in cui lo sport ha influenzato la nostra cultura. Severson, con il suo lavoro, ha contribuito a cambiare la considerazione dei surfisti nel mondo, da semplici vagabondi inetti nella concezione anni 70 a veri e propri atleti sportivi.
"Ho fatto la rivista dal forte carattere artistico e mantenuto il senso dell'umorismo. Abbiamo dovuto fare una campagna per le buone maniere, ancche se sembra così strano. Ma ha funzionato.
Al California Surf Museum il Presidente Jim Kempton, che lavora anche come direttore dei media per Billabong USA, è stato direttore ed editore di Surfer 1978-1986, e afferma: "La mia generazione è stata la generazione di passaggio", ha detto Kempton, classe 57, un surfista accanito proprio come Severson. "Sono 10 o 15 anni più giovane di pionieri di questa disciplina. Ero avantaggiato: Non c'era Internet o la concorrenza che c'è oggi. Allora, Surfer era il re. "
Kempton ha detto che i surfisti come l'icona Rob Machado, Skip Frye e Shaun Tomson hanno contribuito al successo della rivista attraverso gli anni. Un ricevimento di VIP con cena e bevande dà il via i festeggiamenti a Oceanside's California Surf Museum, seguita da una presentazione storica che comprende filmati d'epoca e fotografie autentiche. I lettori hanno dato modo di contribuire alla ralizzazione dell'esposizione, dal momento che hanno contribuito nella cernita di chi è stato in copertina, le fotografie utilizzate, oltre a rendere partecipe il mondo che il surf stava vivendo anche in luoghi dove non poteva esistere."
Surfer è ora una parte della società di Action Sports Group.
"Surfer è una delle pubblicazioni della grande America. Credo che noi vogliamo essere lo specchio del surf moderno dalla esplorazione di climi più freddi, la moda dei viaggi dedicati al surf in questi giorni, l'attenzione a talenti emergenti".
E mentre Patterson forte di queste parole, attende nuove sfide future, Severson ricorda il suo passato con gratitudine.
"Il successo di Surfer in questi anni è frutto della sinergia di tanti collaboratori", ha detto Severson. "Ma uno dei meriti più grandi, è la fedeltà dei lettori. Più volte avrei voluto ringraziare tutti i lettori di Surfer, perchè ripeto, senza di loro, non saremmo arrivati da nessuna parte"
Traduzione: webmaster
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