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Tavola dal surf con remo

Alo0ha gente... in questi giorni di piatta vi scrivo per approfondire questo fenomeno hawaiiano che sta spopolando da almeno un anno in Italia, ovvero quella strana tavola da surf, grossa, con remo e la persone che sta in piedi con una pagaia, e rema, e non si capisce perchè! Sicuramente ci troviamo di fronte ad un fenomeno più commerciale che altro ma ahimè, nonostante i costi elevati dell'attrezzatura, pare che qui sempre in più persone, nonostante la crisi, sono disposte a spendere più di mille euro per comprarsi un tavolone con pagaia. Si chiama SUP, ed è l'abbreviazione dello Stand Up Paddling che vuol dire remare da posizione eretta. E' una pratica vecchia come il "cucco", almeno nelle isole delle Hawaii. Poi approdata da noi, dopo il remake in epoxy dei tavoloni di un tempo e la sostituzione della pagaia dal legno al carbonio, grazie ad articolati accordi tra dealers ed improvvisati shapers europei. Tuttavia, vista la scarsità di onde che si hanno nei periodi in cui "fare il surfista" da più piacere, ovvero l'estate, il SUP sta spopolando. Vuoi perchè in ogni caso è sempre una tavola e fa sentire tutti un po Hawaii... vuoi perchè alla fine può essere divertente. Esistono due tipologie di fare SUP, ovvero il Cruising e il Surfing. Con il cruising le condizioni ideali non esistono. Infatti si spagaia anche su mare piatto, perchè l'unico scopo è quello di farsi un giretto. Il surfing invece ha bisogno delle onde, anche piccole, perchè il Sup con il suo enorme volume, da la possibilità di surfare onde microscopiche... Ma attenzione, il SUP è equiparato alla canoa, almeno secondo la Guardia Costiera: non esibitevi in planate tra la folla di bagnanti, perchè rischiate un verbale salato e non di meno di ammazzare qualcuno! Il Sup ha dimensioni sempre più disparate, si partiva dai più comuni 10 piedi, circa 3 metri, ad altri con nose più appuntiti per onde più grosse, ai più corposi 9 piedi, che uniscono galleggiabilità e minor ingombro dei fratelli maggiori. Fare SUP oggi è una pratica che si vede bene in tutte le coste italiane, sopratutto quando non c'è onda; questo può, se vogliamo essere allarmante, perchè da una parte, un surfista sopra un SUP che perde il controllo e cade ha un raggio d'azione ( per colpire un malcapitato ) di sei metri ( tavola più leash...): questo non vuol dire che il SUP è pericolo, ma va usato con cautela e raziocinio. Fate SUP, se in presenza di onde, in spiagge non affollate, fate attenzione a surfisti e bodyboarders. Anche se le discipline sfruttano tutte l'onda, non vuol dire che possano stare l'una a fianco all'altra.
Ed ora scherziamoci su, qui di seguito una vignetta che mostra in maniera ironica il rapporto d'etichetta tra i servisti-vecchia scuola e i nuovi amanti dello Stand Up Paddling Surfing:


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