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Le onde - Conosciamo lo strumento di divertimento

Questa pagina è stata realizzata per far comprendere a tutti i surfisti e gli aspiranti tali, come funzionano le onde nel mare Adriatico in modo che ognuno possa poi capire guardando una previsione meteo, quando sarà possibile fare surf e perchè no, ma sopratutto capire quali sono le mareggiate migliori in questo mare stretto e lungo. Il periodo che segue l'estate, specialmente sugli spot Adriatici vede sfogare numerose perturbazioni che danno luogo a swell surfabili spesso e volentieri anche due volte a settimana. Però, con l'arrivo del freddo è bene conoscere le swell migliori e di quelle che non ne vale la pena.

Qui sopra, abbiamo un grafico che mostra l'altezza onda nei mesi di Settembre o Ottobre 2010. Come sivede, sul campione di 60 giorni, ben 15 hanno avuto un moto ondoso con altezza onda sopra il metro. Le botte di Bora ( esclusiva dell'Adriatico) ha regalato tre giorni di onde sopra i 2 metri. Ma per capire se quelle onde erano di qualità, bisogna incrociare il grafico con un altro, che mostri la direzione del moto ondoso, significativo nel nostro mare più di ogni altra cosa:


Infatti, eccezionalmente in questo caso, la maggior parte delle onde con più di un metro provenivano da SE e non da Bora, da Nord come spesso accade in Adriatico nei mesi di Settembre e Ottobre. Infatti con un rapporto del 25%, i giorni surfabili nel centro Adriatico sono stati 1 su 4, e nella maggior parte con moto ondoso da SE. Per capire infine se queste swell davano onde decisamente belle, è opportuno scrutarne il periodo, ovvero la distanza tra un'onda e l'altra. Viene da sè, che quando soffia la Bora forte, come nella maggior parte dell'inverno, si hanno si onde alte, ma troppo ravvicinate e choppose. Sono onde che si surfano per la disperazione, perchè quelle vere, quelle belle, devono avere un periodo almeno di 4 secondi per rendersi conto di star facendo surf e non un bagno in un marasma completo.

Con questo grafico infatti si vede come il periodo dell'onda sia discreto per non dire buono in un paio d'occasioni: onde sopra il metro corrispondono ad un periodo sopra i 4 secondi, il che significa, barre (se da SE ) negli spot Adriatici a fondale medio basso ( meglio se sabbioso) distanziate tra loro da un tempo tale che permette ad un surfista di fare paddling senza imprecare, surfare un'onda ben definita ed isolata dalle altre. Conoscere le onde è fondamentale per mettere in pratica le regole del surf, il rispetto delle precedenze e sopratutto la propria sicurezza e quella degli altri.

Chiudiamo questo articolo infine con il resoconto che in quest'autunno 2010 sta siglando un'entrata nelle temperature invernali prima del previsto: la temperatura dell'acqua.
Infatti per un surfista è fondamentale il comfort in acqua a causa del freddo cui si espone nei mesi autonno-inverno nei momenti di attesa tra un'onda e l'altra. Generalmente fin quando l'acqua è sopra e intorno ai 20 gradi ( in estate si arriva a 25-26) è sufficiente una lycra a manica corta o lunga ( che isola dalle raffiche di vento su pelle bagnata) e pantaloncini. Da metà settembre in poi, le temperature dell'acqua in Adriatico, scendono a ritmo di 1 grado ogni 15 giorni, anche se quest'anno sembra essere stato più repentino l'abbassamento delle temperature in superficie. Infatti arrivati intorno alla metà di settembre, l'acqua era già intorno ai 19 gradi, cosa che rendeva necessario almeno un corpetto di neoprene di 2mm o una muta short sempre di 2 mm. Ai primi di Ottobre, l'acqua dell'Adriatico è scesa ancora un po' intorno ai 17 gradi che non sono pochissimi, ma fuori, l'aria si è congelata con la Bora, scesa intorno ai 15-13 di mattina presto: per entrare in acqua ormai era necessaria una muta lunga ( 3-4 mm). Dalla metà di Ottobre poi, l'acqua in superficie è scesa ancora, siamo intorno ai 16 gradi ora alle porte di Novembre: non è più sufficiente la muta, servono anche calzari in neoprene e cappuccio a causa dei venti tesi da Nord che gelano l'aria ( siamo intorno ai 10-12 gradi). Ecco di seguito il diagramma che mostra il calo della temperatura dell'acqua in superficie nel mare Adriatico:

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