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Unica regola

Il surf non è uno sport destinato ad una età precisa. Nato sui breaks oceanici e sviluppatosi poi in tutto il mondo, vede praticanti da 6 a 80 anni. Infatti anche se l'età avanza, chi praticava questo sport può continuare a farlo confidando sulla stabilità dei longboards o dei Sups. In ogni caso, grande o piccolo che tu sia, una cosa è certa: devi conoscere quelle che sono le regole di comportamento, altrimenti rischi di farti male, far male agli altri o farti tante antipatie.
Prima di tutto bisogna sapere che il Surf è uno sport di base correlato alle condizioni marine. Quindi non si può praticare a comando come il tennis o il calcetto. Dipende tutto da come il mare si presenta in seguito a perturbazioni o sventolate. Spesso accade, sulle spiagge italiane, che una mareggiata si fa attendere per tanto tempo, così che spesso si assiste ad invasioni di surfisti inscimmiati per la lunga astinenza. Ed è qui, quando si è in tanti che le regole entrano in gioco. Allora, una volta arrivate le onde, esse diventano surfabili dalla "lineup" ovvero la linea immaginaria in cui l'onda crea il vero e proprio picco e inizia il break. Nelle spiagge fortunate, il break avviene con regolarità, da un lato verso l'altro. In spiagge meno fortunate invece la cosa è più casuale o meno prevedibile. In ogni caso, tutti pronti sulla lineup in attesa dell'onda da surfare. La prima fondamentale regole è la Precedenza. Il surfista che si trova più vicino alla cresta che rompe ( quindi nella posizione migliore, ovvero dove la surfata perfetta dovrebbe cominciare ) e inizia a remare, ha la precedenza assoluta; perchè assoluta? Perchè in nessun altro punto dell'onda può trovarsi qualcuno che sia in vantaggio rispetto a lui, in quanto l'onda da surfare inizia lì. Se ti trovi a venti metri dal picco, sicuramente qualcuno sta già surfando o remando, per cui non hai assolutamente precedenze, ma devi lasciarli passare... ( un consiglio è quello di remare altri venti metri e portarti in una posizione migliore, che quella che hai fa schifo...). Se malauguratamente inizi a remare e parti (tagliando effettivamente la strada a chi sta già surfando, stai droppando uno che ha la precedenza su di te, quindi sei in torto marcio e spera di non causare incidenti!) spostati sul tail, affondalo e frena immediatamente, eviterai così situazioni pericolose e inutili discussioni!
Sempre in argomento Precedenza, vista l'eterogeneità di attrezzature in acqua è bene fare una distinzione: chi è munito di Longboard ha un piccolo vantaggio, dal momento che l'enorme volume della tavola consente ai più leggeri di partire anche un po' prima della formazione del picco. Questo non vorrebbe dire che se hai un longboard hai la precedenza su tutti solo perchè parti dieci metri più fuori. Generalmente ogni spot ha le sue zone, ovvero laddove le onde sono più ripide, è facile che sia popolato da più shortboards. Mentre con onde più piatte e lente vi sarà più gente col longboard. Quindi in un beach break senza ostacoli, è facile capire che shortboard stanno vicine in un punto e longboard in un altro, fermo restando che possono convivere pacificamente tutti insieme, semplicemente per il fatto che quando uno surfa, un altro può finire di sistemarsi in lineup, o stia remando. Stessa cosa vale per i bodyboards. In genere i bodyboard stanno più a riva rispetto ai surfisti. Per loro è importante sapere che è bene mantenere delle distanze, perchè velocità e traiettorie sono diverse ed è sottinteso che la loro lineup, non può essere sulla linea di surfata dei surfisti. Questo in poche parole si riallaccia al discorso dei long e degli short: vi saranno punti in cui è bene si trovino i bodyboars e altri dove ci siano le tavole.

Una volta terminata la surfata, il surfista deve remare per uscire fuori. Questa fase, in cui si è lenti ed esposti ai pericoli dei surfisti con precedenza ( chi surfa ha sempre la precedenza su chi rema per andare fuori) è bene scegliere dei "canali" di uscita, che spesso corrispondono a punti in cui c'è la corrente di risacca che porta fuori, lungo un pontile, lungo un molo e quindi ben lontano dalle traiettorie dei surfisti. Se cadi a metà e vuoi riuscire, prima rema parallelamente alla spiaggia per toglierti dalle traiettorie di chi viene dopo di te, oppure lascia passare il surfista che viene dopo di te e remi verso riva!
In tutto il mondo, queste regole sono conosciute ed apprezzate da tutti, per cui che ti trovi a Maui o nello spot di casa, tali principi vengono osservati e rispettati.

Todaysurf.com lancia la campagna di sensibilizzazione al rispetto delle regole del surf per i più giovani e i meno esperti.
Uno spot per una campagna di sensibilizzazione all'approfondimento dell'unica regola che riguarda il surf nell'ambito delle precedenze. Quando infatti in uno spot ci sono più di 10 surfisti, comincia a farsi sentire l'esigenza che tutti conoscano la regola della precedenza, che cosa sia un drop, al fine di evitare spiacevoli discussioni con gli altri. Todaysurf ha realizzato questo spot che verrà diffuso anche via Youtube.com al fine di rendere simpatica, ma non troppo, l'attenzione e il rispetto delle norme di precedenza in questo splendido sport! Ecco il video!




Come funzionano le onde per il surf?
Questa pagina è stata realizzata per far comprendere a tutti i surfisti e gli aspiranti tali, come funzionano le onde nel mare Adriatico in modo che ognuno possa poi capire guardando una previsione meteo, quando sarà possibile fare surf e perchè no, ma sopratutto capire quali sono le mareggiate migliori in questo mare stretto e lungo. Il periodo che segue l'estate, specialmente sugli spot Adriatici vede sfogare numerose perturbazioni che danno luogo a swell surfabili spesso e volentieri anche due volte a settimana. Però, con l'arrivo del freddo è bene conoscere le swell migliori e di quelle che non ne vale la pena.

Qui sopra, abbiamo un grafico che mostra l'altezza onda nei mesi di Settembre o Ottobre 2010. Come sivede, sul campione di 60 giorni, ben 15 hanno avuto un moto ondoso con altezza onda sopra il metro. Le botte di Bora ( esclusiva dell'Adriatico) ha regalato tre giorni di onde sopra i 2 metri. Ma per capire se quelle onde erano di qualità, bisogna incrociare il grafico con un altro, che mostri la direzione del moto ondoso, significativo nel nostro mare più di ogni altra cosa:


Infatti, eccezionalmente in questo caso, la maggior parte delle onde con più di un metro provenivano da SE e non da Bora, da Nord come spesso accade in Adriatico nei mesi di Settembre e Ottobre. Infatti con un rapporto del 25%, i giorni surfabili nel centro Adriatico sono stati 1 su 4, e nella maggior parte con moto ondoso da SE. Per capire infine se queste swell davano onde decisamente belle, è opportuno scrutarne il periodo, ovvero la distanza tra un'onda e l'altra. Viene da sè, che quando soffia la Bora forte, come nella maggior parte dell'inverno, si hanno si onde alte, ma troppo ravvicinate e choppose. Sono onde che si surfano per la disperazione, perchè quelle vere, quelle belle, devono avere un periodo almeno di 4 secondi per rendersi conto di star facendo surf e non un bagno in un marasma completo.

Con questo grafico infatti si vede come il periodo dell'onda sia discreto per non dire buono in un paio d'occasioni: onde sopra il metro corrispondono ad un periodo sopra i 4 secondi, il che significa, barre (se da SE ) negli spot Adriatici a fondale medio basso ( meglio se sabbioso) distanziate tra loro da un tempo tale che permette ad un surfista di fare paddling senza imprecare, surfare un'onda ben definita ed isolata dalle altre. Conoscere le onde è fondamentale per mettere in pratica le regole del surf, il rispetto delle precedenze e sopratutto la propria sicurezza e quella degli altri.

Chiudiamo questo articolo infine con il resoconto che in quest'autunno 2010 sta siglando un'entrata nelle temperature invernali prima del previsto: la temperatura dell'acqua.
Infatti per un surfista è fondamentale il comfort in acqua a causa del freddo cui si espone nei mesi autonno-inverno nei momenti di attesa tra un'onda e l'altra. Generalmente fin quando l'acqua è sopra e intorno ai 20 gradi ( in estate si arriva a 25-26) è sufficiente una lycra a manica corta o lunga ( che isola dalle raffiche di vento su pelle bagnata) e pantaloncini. Da metà settembre in poi, le temperature dell'acqua in Adriatico, scendono a ritmo di 1 grado ogni 15 giorni, anche se quest'anno sembra essere stato più repentino l'abbassamento delle temperature in superficie. Infatti arrivati intorno alla metà di settembre, l'acqua era già intorno ai 19 gradi, cosa che rendeva necessario almeno un corpetto di neoprene di 2mm o una muta short sempre di 2 mm. Ai primi di Ottobre, l'acqua dell'Adriatico è scesa ancora un po' intorno ai 17 gradi che non sono pochissimi, ma fuori, l'aria si è congelata con la Bora, scesa intorno ai 15-13 di mattina presto: per entrare in acqua ormai era necessaria una muta lunga ( 3-4 mm). Dalla metà di Ottobre poi, l'acqua in superficie è scesa ancora, siamo intorno ai 16 gradi ora alle porte di Novembre: non è più sufficiente la muta, servono anche calzari in neoprene e cappuccio a causa dei venti tesi da Nord che gelano l'aria ( siamo intorno ai 10-12 gradi). Ecco di seguito il diagramma che mostra il calo della temperatura dell'acqua in superficie nel mare Adriatico:

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