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1 Aprile 2012 - Test surfing-sup Surfdei 9 Cosmic wave rider


La domenica del 1° di Aprile si è rivelata spettacolare per la scaduta della swell da ENE, iniziata con un forte vento da Greco intorno alle 10:30 del mattino. Purtroppo per me, il pomeriggio era off-limit, causa impegni familiari. Per questo motivo ho dovuto cogliere l'attimo nell'attivo, con raffiche oltre i 20 nodi. E così sono sceso in acqua con il sup Cosmic Wave Rider 9' di Surfdei al Lido di Fano, spagaiando per una mezz'ora buona sottovento al molo di Ponente. Nonostante ciò, le raffiche mettevano a dura prova la mia seconda uscita con mare su un Sup, la ricerca della stabilità e dell'equilibrio. Così dopo qualche onda e il vento che non accennava a calmarsi, alle 12 circa sono tornato a riva con una decisione da prendere: tornare a casa a prendere il longboard, o usare l'agilissimo Sup come una surfboard. Ecco quindi che per pigrizia, non ho fatto altro che mettere da parte la paddle e riuscire in acqua come se avessi cambiato tavola.
Il Cosmic sebbene sia largo 32, stava bene sotto la mia panza... la remata steso riusciva agile e grazie alla sua galleggiabilità, raggiungevo la lineup con estrema facilità.
Un sup non è una surfboard. Molti confondono l'alto volume di una tavola e la sua galleggiabilità con la facilità di partenza, e questo non è del tutto vero. Il dislocamento dell'acqua che un tavolone come un sup comporta, implica un attrito iniziale con l'onda in arrivo che ti ricordano ad ogni istante che il palmo della tua mano non è un paddle in carbonio e la potenza di spinta non puoi ridurla solo all'ultimo, confidando nella sua capacità di galleggiamento. Così dopo alcuni tentativi con partenza in ginocchio in stile old-school, sono tornato sdraiato a fare il paddling come con un normalissimo longboard.
Per ottenere la velocità necessaria al takeoff, è importante cominiciare il paddling molto in anticipo, in modo da avere il sup già lanciato in velocità, per poi dare tutto all'arrivo dell'onda.
Una volta partito, questo sup si è comportato come un'agilissima tavola da surf, il suo fishtail lo rendeva reattivo e le carvate ampie, erano compatibili con le masse d'acqua del Lido di Fano.
Dal video si nota però, come un sup tende a perdere velocità durante la vita dell'onda, cioè quando dopo la prima secca, l'onda s'ammoscia, e che tu abbia un long sotto i piedi o un sup, è ora di pompare. L'onda di questo video non era ripida, ma in altre ho avuto conferma che il tri-fin con US box la rende un artiglio sulla face, non scade di un centimetro e ti permette di tagliarle come uno short. Inutile dire il mio entusiasmo per la versatilità dimostrata dal Cosmic, offuscato solamente dal dubbio che il pad, una volta tolti i calzari, possa diventare scivoloso.
Insomma, dopo aver testato questo sup ( più corto di un longboard) anche in cruising sulla piatta, posso dire con certezza che è una tavola davvero molto interessante.

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