Hola amigos! Finalmente ce l'ho fatta... Dopo tanto tempo riesco a ritagliare due minuti per farvi il primo capitolo di un libro intitolato "Addvance board, un feeling destinato a durare a lungo"...
Scherzi a parte... l'acquisto risale ad Ottobre, ma solo ora posso mettere due righe dietro le altre, per descrivervi l'ammirazione per questa tecnologia e questo shape, che tante soddisfazioni m'ha dato, nelle mareggiate prima di Natale e prima delle lunga piatta adriatica di questi mesi. La Firewire è un marchio che sta prepotentemente trovando consensi in tutta la costa est. Tavole innovative, col design molto surf dei giorni nostri, e un'occhio particolare dato all'importanza del volume di una tavola per le prestazioni che questa può dare sulle onde nostre. Dopo mesi di indecisioni e analisi sui risultati volumetrici dei vari modelli, e un'esperienza sulle onde adriatiche, sono venuto alla conclusione che questo tipo di concetto, avrebbe dato dei risultati certi e in effetti sono arrivati. Intanto grazie a Marco, del Tavola Calda Boardshop di Ancona, che già da qualche mese prima, mentre la tavola ( unico pezzo per il suo negozio) era in viaggio nel container, me l'ha messa da parte sulla parola. Grazie a lui, che si diverte con un'altra Firewire, e della serie "parole non dette", di fatto fa pubblicità a questo marchio perchè rende bene. Già perchè un surfista che vende una tavola, ma surfa con un'altra, fa pensare che qualcosa non torna. Sarà che sono nuove, nuovo design, tecnologia tutta da scoprire, ma l'estetica è accattivante, il peso è incredibilmente basso e la tecnica di costruzione è ben lontana dalle classiche vecchia scuola. Si parla di tecnologia Nanotune, che aiuta una tavola con questo volume, ad essere veloce come una short molto più snella. Il vantaggio è appunto sulla forte galleggiabilità di questo pezzo, che su onde lente da Levante tipiche della nostra costa, o choppose e schiacciate da Bora, vuol dire tanto. L'ho provata con molte mareggiate da Est ( l'autunno è stato generoso se vogliamo) e in due spot, con onde e caratteristiche diverse, s'è comportata egregiamente, allineandosi ai longboard sulla line up. Dopo le prime cinque o sei pagaiate, quando l'onda tende a salirti alle spalle, la tavola diventa leggera, è un po' come se un elastico la tirasse dal nose e tu come per magia sei già in take off. Questa sensazione non la puoi provare con un longboard, perchè questo, per lungo e galleggiante che sia, fa un mix tra velocità della pagaiata e spinta che prende sul tail, tantè che poi parti. Qui invece, il tail è proprio sotto le caviglie, e non c'è l'onda dietro che aiuta sulla coda, ma come per magia, la tavola inzia a partire. Ora, potrebbero entrare in gioco diverse variabili, la forza nelle spalle e tricipiti, la forza dell'onda, ma di fatto c'è una base di nano-tecnologia, che aiuta lo "scivolamento" dell'acqua lungo la superficie della tavola, e questo io l'ho percepito.
Vuoi che una tavola simile l'addocchi sopratutto per i suoi litri di volume in un ibrido fiscione-funboard di 7 piedi e 6, ma andando a leggere bene l'etichetta, e quanto molto non viene scandagliato sul sito web della Firewire, si scoprono molti pregi di una tavola costruita con tutto quanto la modernità e la ricerca può offrire.
C'è da aggiungere che offre uno spunto in più che la rende squisita: la configurazione truster o quad fin: sono presenti infatti 5 alloggiamenti, e di defautl esce con un truster fin set della FCS appositamente realizzato per la Firewire ( sono pinne uniche con grafica fatta per lei). Attualmente non ho potuto che provarla in configurazione truster, e per assaggiare il quad, dovrei ordinare un'altra pinna centrale, ma per i motivi che ho scritto sopra ( che sono pinne personalizzate nella grafica), bisogna ordinarle appositamente ( capito Marco?)... altrimenti una pinna bianca o nera, lì in mezzo è un pugno in un occhio. Ora, solo a scrivere questo articolo, mi è venuta una scimmia tale, che non vedo l'ora che faccia due cavalloni da bora, visto che a Febbraio si batte i denti, in Adriatico con temperatura d'acqua ai minimi annuali, è bene fare una session breve e intensa. Ma se dio Nettuno vuole regalarci una due giorni di Scirocco con aria a 12 - 16 gradi, non ci tireremo indietro!
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