Niente più scogliere, ma reef artificiali!

Il mitico gruppo omonimo del topic, è stato migrato nel nuovo formato, presente su Facebook.
Questa operazione adoperata dai vertici, che ha interessato tutti i gruppi creatisi tanto tempo fa, ha fatto si che tutti i membri spariscono dal gruppo, se non con la richiesta di rientrare da parte degli interessati. Quindi, quel che al lato pratico è successo, è che aggiornamenti importanti come il nuovissimo brevetto made in Italy contro l'erosione delle spiagge, del nostro membro-amministratore Franco Granata non è stato letto o quanto meno non ha raggiunto il pubblico degli oltre 700 membri attivi e spontanei che ha visto nei suoi quasi due anni di vita del gruppo. Quello che questo post vuole promuovere, è il ritorno alla membership del gruppo, spontanea, senza che gli amministratori invitino all'insaputa dei destinatari, gente ignara di tutto. Molti fanno così, non noi. Il gruppo ha interesse a divulgare, dagli "utenti del mare" ai politici, ai tecnici, ai santi in Paradiso. L'erosione delle spiagge è una spina nel fianco dell'urbanizzazione, laddove si costruisce ovunque, in quell'ovunque in cui, poi la natura avrebbe eroso, mangiato modificando il profilo di una costa. E' vero, non si può pretendere che in una nazione civilizzata come la nostra, interamente circondata da coste in quanto penisola, tutti i litorali vengano lasciati allo stato naturale in attesa che il mare faccia il suo corso. Si è costruito, si è urbanizzato. Il mare ha la sua forza, inesorabile, e per contrastarla e proteggere le "installazioni umane" si ricorre alla più brutta delle soluzioni: le barriere emerse, le scogliere. I reef artificiali sono invece una prassi consolidata in tutto il mondo, ispirata a quello che la natura fa, per proteggere atolli e isole oceaniche, dove le onde sono dieci volte più potenti di quelle dei nostri mari. C'è ignoranza in Italia. Le istituzioni non sanno, le province e le regioni promuovono i soliti interventi, devastando irreversibilmente le coste, gli orizzonti, il moto ondoso e gli spot di tanti appassionati.
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